Il processo di conoscenza della musica prende avvio dall’esperienza diretta dell’ascolto delle opere individuando, successivamente, le caratteristiche peculiari del linguaggio delle note in riferimento ad un preciso periodo storico.
Il metodo di insegnamento e di apprendimento descritto dal docente Emanuele Cristiani mira ad una conoscenza empirica e strumentale della musica, che punta a svelare la struttura musicale dei brani, giungendo poi a stabilire un collegamento con le poetiche e gli ideali della grande storia.
“È un percorso – spiega il docente di musica della Canossa – che inizia in prima media con l’analisi della scrittura guidoniana in relazione al periodo medievale; prosegue con la comprensione del barocco e dei grandi maestri quali Bach, Vivaldi, Hendel e Monteverdi; si spinge fino al romanticismo con Verdi, Wagner Rossini, Mendelssohn e Brahms fino ad indagare le correnti novecentesche della musica colta, il jazz, della musica leggera e della musica pop. In ogni opera che ascoltiamo ricerchiamo le basi della struttura musicale: tema, sviluppo e coda. In questo modo le categorie storiche e le idealità delle poetiche non rimangono astratte e puramente teoriche ma si incarnano dentro i grandi capolavori allenando gli studenti ad esercitarsi in un lavoro di analisi e di comprensione sonora che prende materialmente avvio dalle opere e dall’abitudine all’ascolto”.
