«Vi autorizzo ad avere idee geniali»: così l’arcivescovo di Milano mons. Delpini ha salutato i docenti partecipanti all’incontro «Vivere fino in fondo l’esperienza dell’insegnante», promosso dall’associazione Diesse, che ha visto partecipare in collegamento alcuni dei docenti della nostra Fondazione.
«Detto, fatto», hanno pensato i professori della classe quarta del nostro liceo linguistico, impegnata nello sprint finale in vista dell’Esame di Stato. Mentre, infatti, si chiudeva la serratura della scuola nella sera del 16 maggio, il pensiero andava alla sveglia del mattino dopo, anticipata alle 5:30.
L’idea geniale – che in realtà non è proprio una novità per noi – riguarda la data del 17 maggio: primo giorno della novena mariana alla Madonna del Fonte di Caravaggio. Semplicissima la proposta lanciata alla libertà di ciascuno: ritrovo alle 6:30 per la prima messa del mattino, per affidarci affidando l’impegno dello studio in vista dell’esame, e affidando insieme tutto quello che più ci sta a cuore.
All’appello hanno risposto 13 studenti, 4 insegnanti, e l’irriducibile zia Atti, sempre preziosa compagna di strada. Nella sera gli ultimi accordi logistici: chi riesce a passare alle 5:45 da Lodi? Proprio la prof di matematica! Chi da Offanengo, da Spino, da Monte Cremasco… tutti mossi verso un centro gravitazionale comune: la speranza certa di una compagnia che è soprannaturale.
Ore 6:30, (quasi) tutti puntualissimi tra i banchi del Santuario, e poi – al termine della Santa Messa – tutti insieme, tutti proprio lì, davanti alla statua della Madonna, dove non sono mancate lacrime di commozione, per consegnarci alla Sua materna protezione.
Col cuore più leggero – e il libro di inglese tra le mani, almeno per chi avrebbe affrontato già alla prima ora l’interrogazione di letteratura – siamo ripartiti alla volta della scuola, ma solo dopo una corroborante colazione, anch’essa condivisa – e anch’essa offerta dalla prof. di italiano: testimonianza che è dalla gratitudine che scaturisce la gratuità.
Ritrovarsi sui banchi di scuola, con le stesse trepidazioni, gli stessi impegni, le stesse aspettative e le stesse attese, è un’esperienza, adesso, con un respiro più grande: certi di una speranza che non delude, perché abbeverati al fonte inesauribile della Misericordia di Maria.