Nell’ambito del corso della personalizzazione AIProject – laboratorio extracurricolare e trasversale che vede un nutrito gruppo dei nostri alunni all’opera nel confronto con i nuovi sviluppi del digitale – e delle attività di orientamento in uscita, martedì 28 marzo i nostri studenti hanno incontrato professor Stefano Ferrari, professore associato del Dipartimento di informatica dell’Università degli studi di Milano, esperto in applicazione dei paradigmi di intelligenza computazionale, di modelli neurali e algoritmi di apprendimento.

Il professore ha anzitutto presentato il Corso di laurea triennale in Artificial Intelligence internazionale ed interdisciplinare, erogato interamente in inglese, ecreato dalla sinergia tra le Università Milano-Bicocca, Milano Statale e Pavia; un corso innovativo e di eccellenza, che mette in linea i tre atenei con le migliori università del mondo (tra cui Amsterdam, Monaco, Berlino, Oxford, MIT, Harvard, Imperial College London, Columbia University, Stanford).
Dimostrando grande sensibilità alle nostre richieste, il professore ha poi ha affrontato alcune nostre domande, sorte in particolare nel lavoro in corso sul tema dell’AI: a partire dall’esperienza d’uso di chatgpt; il funzionamento degli algoritmi nella produzione di testi, immagini, musica digitale, nel corso delle ultime settimane la nostra riflessione ha toccato il rapporto di irriducibilità tra tecnologia e coscienza. Abbiamo inoltre affrontato le aspettative e i timori emersi nelle più diverse narrazioni del rapporto tra uomini e robot: prevale la sindrome di Frankenstein o l’aspettativa di cura?

L’intensissimo incontro ha approfondito da un lato, l’aspetto più tecnico della tematica, e ha generato, dall’altro, il desiderio di fare esperienza sul campo: è proprio vero che ogni incontro è occasione per un rapporto che spalanca ad orizzonti inaspettati!