Giovedì 26 novembre una delegazione di sette studenti, diversi dei quali di classe prima, hanno partecipato al Lab Day intitolato «L’isola che non c’è», un evento organizzato da Progetto LAIVin di Fondazione Cariplo volto a sostenere laboratori musicali e teatrali al fine di promuovere il protagonismo culturale dei giovani grazie alla pratica della musica e del teatro.

È di lunga data la partecipazione della nostra scuola a questo progetto, grazie alla collaborazione con il regista Max Bozzoni e sotto la guida del prof. Bologna, realizzando di anno in anno rappresentazioni, spettacoli, performance che puntano – come da progetto LAIVin – a promuovere la maturazione di competenze chiave di cittadinanza dei giovani e ad avvicinare le nuove generazioni ai linguaggi performativi contemporanei.
Grazie al lavoro delle Antenne Referenti Territoriali nell’area di Cremona è stato proposto alle sei scuole selezionate dall’ultimo bando – tra cui il nostro liceo – un evento collegato al Festival dei diritti: per ogni istituto sette studenti si sono recati alla Scuola Edile di Cremona, dove si sono trasformati in “manovali di un cantiere della creatività”.

L’evento ha visto la partecipazione di studenti del Cfp Inchiostro di Soncino, dell’Istituto Romani di Casalmaggiore, del Liceo Stradivari, del Liceo Aselli e del Liceo Anguissola di Cremona, e di operatori provenienti dalle associazioni Akamorà Teatro ed EmmeCi di Cremona, Teatro dei Granelli di Casalmaggiore, Ticonzero e Teatro Itinerante di Cremona.

Dopo la formazione di gruppi eterogenei per provenienza, ai ragazzi sono state consegnate alcune “parole chiave” richiamanti i diritti fondamentali; nella mattinata gli studenti hanno lavorato lasciandosi provocare e confrontandosi sui contenuti proposti, preparando insieme una restituzione in forma performativa, realizzata nel pomeriggio. Tra flash mob, performance canore, parodie di talk show e azioni teatrali tutti hanno avuto spazio per esprimersi, in una attività molto coinvolgente che ha lasciato molta soddisfazione nei partecipanti.
Un’occasione davvero interessante per incontrarsi con altre esperienze del territorio, creare legami e condividere quel bisogno di impossibile che creativamente i ragazzi hanno espresso con il loro entusiasmo, nella loro ricerca di una “Isola che non c’è”.