Vernice, pennelli, rulli e nastro adesivo: la novità esplode in una operosità dove la didattica smonta dalla cattedra, aggira il banco e si trasfigura in attività produttiva – poietica, come direbbe Aristotele.
E i banchi sono effettivamente “fatti fuori” in un’aula che si trasforma da ambiente “passivo” ad ambiente di apprendimento vero, tenendo conto della cura del senso estetico.



Luoghi confortevoli, colorati e accoglienti contribuiscono a rendere piacevole lo stare a scuola e fare di uno spazio asettico un luogo vivo. Ma perché questo luogo sia abitato da protagonisti, e non solo da fruitori, quest’anno la proposta lanciata agli alunni del liceo quadriennale è quella di “sporcarsi le mani” in un coinvolgimento attivo che stimoli la curiosità, aumenti l’interesse, sviluppi competenze con operatività manuale e incoraggi a ruoli attivi da parte degli studenti.
Dopo mesi “nascosti” dietro uno schermo, lo spazio classe è diventato un luogo desiderato: uno spazio comune che possa essere non solo utile, ma bello, nella soddisfazione della realizzazione di un progetto comune.
Il luogo “aula” è stato contestualizzato attraverso alcune parole chiave individuate degli studenti, che hanno dato un significato alla stanza. Come esprimere il significato con il colore, con le immagini? Diversi progetti e diverse visioni, che prenderanno forma, settimana dopo settimana, in un lavoro personale che conduca ad una realizzazione comune.
E, proprio come nella vita vera, finito di progettare occorre… iniziare! Nelle foto pubblicate vediamo la stesura del primer, perché ogni buon lavoro ha bisogno di molti passi, di una grande preparazione, di pazienza e di una attesa.
Per preparare la parete, la vernice deve asciugare perché si possa affrontare la seconda mano, e questo è solo l’inizio…


Curiosi di vedere?
Non mancheremo di continuare a mostrarvi la passione di chi guida i ragazzi, che vivendo con loro facilita l’emergere di ogni singolo, e l’infinito valore dell’unicità di ogni singola pennellata: una cura del particolare che racconta la speranza. Solo la vita crea risorse nuove, ed inedite: solo la cura della vita, nella sua unicità, la fa fiorire. Vedremo fiorire quest’aula e insieme fiorire chi, con il suo agire, contribuirà alla bellezza.