Il rito torna a compiersi e anche la trepidazione degli alunni che affrontano un esame importante e con aspetti inediti, e degli insegnanti che, alla prima esperienza o navigati, mai riescono a trasformare questo appuntamento in routine o abitudine. Così ogni anno, preparando e simulando le prove, si rinnova il desiderio di vivere e condividere un passo importante della loro vita.
Congedarsi dagli alunni dopo cinque anni è sempre un momento significativo e un’occasione per riflettere sul percorso, quest’anno con spunti ancora più profondi per le avverse circostanze che siamo stati chiamati ad affrontare.
Quanta attenzione nel descrivere la struttura dell’esame, nel far provare a guardare testi e documenti come avverrà il giorno della prova… e quanta serietà nell’ascoltare le indicazioni e i consigli da parte degli studenti che sono gli alunni di sempre ma che improvvisamente sono “diversi” e ormai pronti a prendere il largo.
Li guardi e la memoria va al loro arrivo, e in pochi istanti rivedi il percorso più o meno lineare, tortuoso, brillante che li ha condotti all’ultimo passo del liceo, oltre cui si spalanca un nuovo inizio, perché di tanti inizi è fatta la vita di ciascuno.
Il primo studente ha terminato, si prepara un altro, ecco un nuovo documento da cui partire per imparare insieme a individuare collegamenti e costruire un percorso ma soprattutto per divenire più certi che, nell’affrontare l’esame, come la vita, si può non essere soli.
Buon lavoro ragazzi!