Due esperimenti scientifici eseguiti in aula hanno affascinato e coinvolto gli studenti della classe seconda della scuola media Canossa. Protagonista, insieme agli alunni e alle alunne, la docente di Scienze Marianna Gangi che ha affrontato in termini empirici e dimostrativi due argomenti molto importanti del programma annuale. Da un lato la dimostrazione della legge di conservazione della materia; dall’altro la verifica degli indicatori di pH.
Nel primo caso il processo di trasformazione ha preso avvio da una bottiglia di aceto e dalla reazione chimica scatenata dalla polvere di bicarbonato che ha consentito di riempire di gas un palloncino collocato sulla sommità del contenitore. L’esperimento, con grande immediatezza, ha permesso di dimostrare la legge di Lavoisier secondo la quale in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti.
Il secondo procedimento ha rilevato come gli indicatori di pH siano sostanze chimiche specifiche che assumono un determinato colore in base al contesto ambientale. I mutamenti, in questo caso, sono indotti dalle molecole che cambiano struttura in base all’acidità acquisendo colori differenti.
“I processi chimici – commenta la docente Gangi – interessano molto gli studenti che, soprattutto attraverso gli esperimenti, hanno la possibilità di osservare il comportamento della struttura della materia. È uno studio che svela tutta la sua attrazione e potenzialità conoscitiva proprio quando è possibile effettuare applicazioni concrete. Gli alunni imparano così ad unire entrambe le vocazioni della scienza, la ricerca sul campo e l’elaborazione teorica. Due polarità che devono necessariamente convergere per realizzare il metodo sperimentale che caratterizza il sapere delle scienze della natura”.
