Nella guerra che vede attualmente contrapporsi la Russia e l’Ucraina molto spesso viene citato, in merito ai negoziati di pace che pure proseguono nonostante le difficoltà, il precedente dell’esempio del Congresso di Monaco del 1938.
Un precedente negativo, da non ripetere, perché le trattive che dovevano evitare la seconda guerra mondiale in realtà fallirono con il risultato che, l’anno successivo, esploderà il conflitto a seguito dell’invasione della Polonia da parte della Germania hitleriana.
Il docente di storia Roberto Bettinelli ha così proposto agli studenti della classe terza di visionare il film ‘Monaco. Sull’orlo della guerra’, una produzione Netflix realizzata nel 2021 dal regista Christian Schwochow e ricavata dal bestseller dello scrittore Robert Harris.
“A Monaco Mussolini, Hitler, Daladier e Chamberlain dovevano individuare una soluzione di pace duratura – commenta il docente – ma quello che doveva essere un negoziato in realtà si trasformò in una rapina da parte delle potenze dell’Asse con la Francia e l’Inghilterra che dovettero cedere i Sudeti cecoslovacchi ai piani di espansione di Adolf Hitler. La pace, come dimostrano le trattive che si sono ripetute nel corso della storia e che hanno avuto un esito positivo, si raggiunge unicamente se le parti trasformano la situazione di conflitto in una situazione di scambio immedesimandosi nel punto di vista altrui e riconoscendo, ad ogni attore impegnato nel negoziato, la pari dignità di ricercare e ottenere vantaggi. Una trattativa di successo si fonda sull’abilità dei negoziatori di individuare e ripartire in modo equo le preferenze delle parti. Si tratta di una formula imprescindibile senza la quale difficilmente si interrompe una guerra e, soprattutto, si raggiunge il ritorno ad un quadro stabile di equilibrio e di cooperazione internazionale”.
