La storia di Maria Grazia Galeazzo, per gli amici ‘Cilla’, accompagnerà gli alunni e le alunne della Classe III della Canossa durante l’ora di religione. La docente Benedetta Fraccia ha proposto il libro ‘Cilla la libertà di sentirsi amati’ di P. Soldi, giunto alla 20esima edizione, Ed. Biblioteca della Gioventù.
Cilla è una ragazza deceduta a 15 anni nel luglio del 1976 in un incidente stradale dopo un’intensa vita di fede che ha raccontato attraverso appunti, memorie improvvise e folgoranti, gesti e riflessioni di una forza sconvolgente. Cresciuta nel Monferrato è attaccatissima al padre Rino, un medico condotto che condivide con la figlia una passione inesauribile per il mondo dei cavalli da corsa. Dopo la scomparsa di ‘Cilla’ Rino Galeazzi, insieme ad alcuni amici, ha fondato l’Associazione Cilla Odv che si occupa dell’accoglienza dei malati e delle loro famiglie.
“Il programma della classe terza – commenta la docente Fraccia – prevede un’analisi ed una riflessione sulle componenti fondamentali dell’essere umano in relazione alla risposta cristiana. La modalità che utilizziamo per procedere nel nostro cammino di scoperta è incentrato sull’incontro: storie di realtà, opere letterarie, episodi significativi dell’arte e della musica. Il quaderno, in questo tragitto, avrà la funzione del diario. La sezione sarà intitolata in questo modo: “Chi sono io?“. Una domanda davanti alla quale, necessariamente, si giunge ad una risposta aperta e sempre in divenire ma che non esclude punti saldi maturati a seguito del dialogo realizzato in classe”.
“La lettura del libro di Cilla – prosegue la docente – nasce dall’esigenza di mostrare ai ragazzi la possibilità di riconoscersi dentro un percorso comune fino a sentirsi parte di una autentica compagnia. E’ una testimonianza che dichiara la possibilità di condividere con gli altri la propria esperienza di crescita e di cambiamento. Ho pensato di proporre la lettura del libro che racconta la vita di Cilla perché è ricco di appunti, riflessioni, lettere e post-it. E’ un materiale immediato e sincero che riflette l’esigenza dei ragazzi di comunicare in modo diretto, senza filtri, trasmettendo le emozioni con freschezza e subitaneità. Cilla esprime tutte le sfumature della loro vita interiore: la gioia, l’audacia, la malinconia. Il racconto della sua vita comprende esempi di rapporti umani veri, costruttivi, desiderabili. Cilla può essere una preziosa compagna per i miei alunni. Li aiuterà a comprendere che hanno una grande opportunità. Non essere solo e trovare qualcuno con cui crescere è una possibilità assolutamente reale”.
