Le lezioni di arte, nelle classi della seconda media, si stanno concentrando sul grande tema della figura umana. Un nucleo fondamentale del programma che ruota intorno all’argomento della scoperta e della ricerca di sé. “In prima media – spiega il docente Enrico Oldini – il filone principale è costituito dall’indagine del mondo (vengono infatti rappresentati oggetti, vegetali, animali), in terza si aprono scenari più complessi che toccano il significato più profondo dell’essere umano (ci si approccia all’arte del 900 e si tenta una via non puramente figurativa). In seconda media l’analisi si concentra sulla figura e sul rapporto mente-corpo che è da intendersi come esame della gestualità legata alle emozioni e al sentimento. La realizzazione grafica e disegnativa della figura umana rappresenta il cuore del programma”.
Lo studio dei manichini ai fini della riproduzione disegnativa viene così associato alle grandi opere d’arte. La scelta, quest’anno, è caduta sui “quadri di classe”, una novità di quest’anno: alcuni quadri, appositamente scelti dagli insegnanti, mostrano l’interdisciplinarietà del sapere e, a questo scopo, gli insegnanti spesso si riferiscono al “quadro di classe” nello svolgimento delle loro lezioni. Nell’occasione del lavoro sulla figura umana i quadri (per le seconde sono “La scuola di Atene” e “Madonna di Loreto”) sono state analizzati e scomposti sul piano della prossemica attribuendo una specifica gestualità ed emotività ad ogni protagonista del celebre dipinto.
“E’ un lavoro appassionante – conclude Oldini – che si esprime in più ambiti contemporaneamente: linguaggio del corpo, stato emotivo del soggetto rappresentato, abilità manuale e rappresentativa, collegamento con un episodio fondamentale della storia dell’arte. Per gli studenti è una grande sfida che li rende, però, più consapevoli dei loro strumenti di interpretazione della psicologia umana. Il corpo umano, infatti, è in grado di trasmettere un numero straordinario di informazioni”.