La docente di lettere e geografia Marta Dolci, con gli studenti di seconda media, ha condiviso un approfondimento sull’Unione Europea nel corso delle lezioni di educazione civica.
“Gli alunni – ha spiegato l’insegnante – si sono dimostrati molto partecipi grazie al taglio della lezione che ha voluto far emergere non solo gli aspetti istituzionali o storici relativi al processo di integrazione ma si è concentrata soprattutto sulla quotidianità e sulle conseguenze delle decisioni di Bruxelles nella vita ordinaria delle persone”.
Gli organi della Commissione e del Consiglio, le istituzioni legislative del Parlamento, la Corte di Giustizia, la Banca Centrale Europea, la Corte dei Conti hanno suscitato curiosità negli studenti perché rivelano il funzionamento di un’entità politica e istituzionale che ha grande importanza per la vita pubblica nazionale.

“Ma sono stati principalmente altri aspetti – ha concluso la docente – ad animare la riflessione degli alunni: le certificazioni in materia di alimenti, le politiche dell’immigrazione, la difficoltà nel reperire gli approvvigionamenti di materie prime per l’industria. Una cosa è certa. L’Unione Europea viene percepita ormai come un soggetto in grado di condizionare la quotidianità più concreta delle persone e non come un progetto astratto e distante dalla vita dei cittadini”.