

Guerra in Ucraina: gli studenti del corso di giornalismo della Canossa hanno intervistato l’ex Ministro della Difesa, e a lungo parlamentare europeo, Mario Mauro.
Perché Putin ha invaso l’Ucraina?
Putin ha scatenato guerre ogni 3 anni e mezzo. Il conflitto in Ucraina è scoppiato perché la Russia vuole mantenere la centralità nel mondo. La presenza dell’Ucraina all’interno della propria area di influenza consente a Mosca di essere a tutti gli effetti una potenza asiatica ed europea esercitando quindi una possibile egemonia a livello mondiale.
Quale può essere il ruolo dell’unione europea?
L’Unione Europea probabilmente avrà un ruolo fondamentale per riportare la pace. L’Unione Europea, nel condannare il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte della Russia, avanza una proposta di ricomposizione del conflitto al fine dell’attuazione integrale degli accordi di Minsk. Si tratta di una politica di cooperazione e non di ostilità nei confronti della Russia. La vera forza dell’Europa unita è nella sua capacità di proporsi come messaggero di amicizia fra i popoli e di portare negoziati fino al risultato definitivo della pace.
La Nato rappresenta davvero una minaccia per la Russia?
Nato e Russia già confinano, nelle rispettive aree di influenza, in Alaska e nello stretto di Bering. Una situazione che finora non ha scatenato alcun conflitto.
Come si esce dalla guerra e chi può esercitare il ruolo del mediatore?
Serve una fase accurata di mediazione ed un negoziatore realisticamente credibile ed efficace può essere lo stato di Israele che vanta rapporti strutturati con la Russia grazie alla forte presenza di ebrei russi raccolti nel corso della sua storia ma che, allo stesso tempo, è legato da rapporti di amicizia con l’Occidente e gli Stati Uniti d’America.
Che cosa sta insegnando a tutti noi la guerra in Ucraina?
La guerra rischia di appartenere alla nostra vita quotidiana. Basta poco per alimentare l’odio. Uno sgambetto tra compagni di scuola, un’offesa gratuita, un attacco ai più deboli. E’ la nostra esperienza che deve dire di no alla guerra partendo dalle piccole cose. Il fatto che non si scateni poi una guerra tra stati è la conseguenza di questo atteggiamento più consapevole e responsabile.
L’intervista è stata realizzata dai redattori di Canossa News: Alice Piombino, Stella Ruini, Martina Garbin, Federico Amatizi, Simunno Filiberto, Chloe Lazri, Sofia Ciprian, Pietro Crovato.