Studiare la geografia coinvolgendo gli studenti attraverso un lavoro rivolto all’attivazione di tutti i sistemi cognitivi e percettivo-sensoriali: il riconoscimento dei simboli e l’orientamento sulla mappa, le carte mute per ricostruire i fenomeni del paesaggio, l’impiego delle funzioni di Google Earth per visualizzare i luoghi naturali, le città e gli itinerari fino a ‘sperimentare’ veri e propri viaggi intorno al mondo.
Una modalità di approccio alla disciplina alla quale si deve affiancare il percorso di conoscenza della geografia umana che descrive gli esiti del rapporto tra le comunità umane e lo spazio fisico.

L’insegnamento e l’apprendimento della geografia, come spiega la docente e preside dell’Istituto Canossa Giuditta Zola, fin dall’avvio del triennio “devono dotarsi di tutti gli strumenti per comprendere nel modo più utile e appagante i fenomeni fisici in correlazione all’essere umano”.
Continua la docente: “L’obbiettivo è attivare la curiosità degli studenti sulla base di stimoli molteplici che devono tradursi in attività e abilità specifiche unendo l’innovazione tecnologica, la manualità del disegno e la padronanza delle nozioni teoriche in merito alla demografia, alla cultura del territorio e dell’ambiente, all’economia e alla gestione dei problemi complessi delle civiltà umane. Cerchiamo di far emergere il protagonismo dell’uomo nello spazio fisico utilizzando gli strumenti di analisi più attuali”.