“Osservare non è semplicemente vedere né è solo stupore o meraviglia ma è un processo di conoscenza che giunge ad un giudizio”, così la docente di religione Benedetta Fraccia che ha condiviso in tutte le classi una lezione sul tema dell’osservazione di se’ e della realtà.
Un contenuto propedeutico al programma di ogni fase del triennio: in prima media vale come introduzione del senso religioso, in seconda media è funzionale all’indagine della figura di Cristo mentre in terza media rivela lo sguardo interiore permettendo l’analisi delle componenti esistenziali dell’essere umano.
Le lezioni hanno previsto la lettura di alcuni testi narrativi, scientifici e musicali: da Giorgio Gaber ‘Illogica Allegria’, da Vasilj Grossman un brano tratto da “Il bene sia con voi!”, da Marco Bersanelli ‘Sofia e le fragole l’ipotesi positiva’ e da Dino Buzzati ‘Il disco si posò’.
“Ho fornito una tabella dove poter appuntare cosa emergeva dai vari testi – spiega la docente – e ogni brano permetteva di focalizzare l’attenzione su un aspetto dell’osservazione. Abbiamo introdotto termini della disciplina filosofica come conoscenza intuitiva e discorsiva, condizioni necessarie e sufficienti, memoria e incontro, capacità riflessiva, paragone e giudizio, la potenza e l’atto aristotelico. Abbiamo scoperto, soprattutto, che l’alterità tra soggetto e realtà si può manifestare in un incontro e che un fatto inaspettato può spingere a confrontarsi con ciò che c’è e accade. ‘Caspita, quanto c’è nell’osservare!’ ha esclamato un alunno alla fine della lezione dopo aver concluso la sintesi e lo schema per individuare più facilmente memorizzabili i passaggi salienti di una riflessione viva e profonda, molto partecipata durante il lavoro in classe, ricca di spunti e di interrogativi”.
