Le carte geografiche permettono di raffigurare simbolicamente la superficie terrestre. Giuditta Zola, preside dell’Istituto Canossa e docente di geografia, ha tenuto alcune lezioni agli alunni della prima media sulla rappresentazione dello spazio fisico seguendo il metodo esperienziale. Gli studenti hanno realizzato una carta dell’estensione dell’aula concentrandosi sui quesiti e sui temi principali che accompagnano il lavoro dei cartografi quali la scelta del punto di vista e del grado di descrizione degli aspetti visivi o la dicotomia tra figurazione e astrazione.
“Partendo da un’esperienza diretta che li ha impegnati anche manualmente – ha dichiarato la preside – gli studenti hanno sperimentato un processo di apprendimento che va dal particolare al generale secondo la logica del metodo induttivo. Interrogandosi e fornendo risposte in modo del tutto libero sono giunti a definire le categorie ideali e operative che consentono di realizzare una carta geografica. Questa, infatti, è uno strumento di rappresentazione che si serve dei principi dell’approssimazione, della riduzione, della selezione e del simbolismo per rendere possibile una traduzione esatta e veridica della superficie terrestre”.