Tra divenire e scoperta di sé, lo spettacolo “A come Amore” conclude il percorso di affettività
Martedì 26 gennaio i ragazzi di terza media, durante il laboratorio pomeridiano di teatro, hanno partecipato allo spettacolo “A come Amore” di Giampiero Pizzol. Si tratta della tappa finale del percorso svolto sull’affettività e la sessualità che si è tenuto nel corso del primo quadrimestre e che ha preso avvio lo scorso ottobre.
Da alcuni anni gli studenti hanno l’opportunità di essere inclusi in un progetto rivolto alla comprensione e alla scoperta di sé, attivato dall’Istituto Canossa in collaborazione con l’Associazione “La Bottega dell’Orefice Lombardia”. Il percorso si articola in una serie di riflessioni finalizzate al dialogo e all’ascolto con lo scopo di far emergere alcuni temi fondamentali: il divenire della persona, il linguaggio del corpo, il valore dell’unicità della persona, la capacità di amare.

Lo spettacolo proposto dal Teatro degli Scarrozzanti e dall’Associazione Camen di Milano racconta i dubbi, le domande e le contraddizioni legate alla tematica dell’amore. I ragazzi sono stati spinti a ragionare sul proprio vissuto avviando una ricerca di significato intorno all’esperienza di amare. Lo spettacolo, che nasce da una immaginaria consultazione del dizionario a seguito delle domande di un orefice e dall’incontro con due moderni Adamo ed Eva, presenta diversi accenti e tonalità emotive che vanno dal divertimento alla riflessione più profonda e matura.
Gli studenti, al termine dello spettacolo, hanno potuto interloquire con gli attori e l’operatrice del corso creando un momento di dialogo molto costruttivo che ha reso protagonisti i ragazzi abituandoli alla verbalizzazione e alla condivisione delle emozioni, alla comprensione dei propri stati d’animo e al confronto reciproco.